Gazometro - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto C.

Se abbiamo dovuto aspettare fino a metà dell'800 per avere il gas....quasi un altro secolo abbiamo aspettato per avere dei Gasometri all'altezza di un città così complessa. Eh si perché sebbene a inizio novecento ce ne fossero altri tre, questo qui...gigantesco (pensate, il più grande d'Europa allora), venne iniziato solo a essere realizzato solo nel 1935 (non ci crederete ma prima un gasometro era piazzato proprio al centro del Circo Massimo). Certo, per allora era un simbolo di potenza...ma non ci volle molto perché diventasse un simbolo di degrado, alto 90 metri e largo 60, tanto da essere paragonato al Colosseo. Arrugginito e abbandonato non ha mai smesso di far parte dello skyline dell'Ostiense e alla fine è diventato anche il simbolo della riqualifica di Garbatella, tanto da passare dai film di Pasolini (la desolata periferia di "Accattone") a quelli di Ozpetek (la sciccheria de "Le fate ignoranti"). Dismesso ufficialmente nel 1960 è stato da tempo attenzionato da progetti di recupero e di recente è stato completamente riqualificato come spazio espositivo e anche reso fruibile dal pubblico, grazie ad aperture ed eventi. L'area intorno, del resto, è un oscillare tra miracoli di recupero (la Centrale Montemartini è l'esempio più felice) e disastri irrecuperabili (i capannoni della zona industriale accanto al gasometro). Se però passate in zona, pur non visitandolo, godete delle bellissime vedute che regala nei dintorni. Utili info? Lasciate un like e cercate le altre recensioni fatte su Roma e non solo.

Daniele S.

Struttura riqualificata. Manca ancora qualcosa da renderla cinque stelle.
Nelle vicinanze mancano soprattutto i parcheggi, questo ne fa' un posto poco adatto a manifestazioni che attirano molte persone.

Andrea C.

Luogo storico di archeologia industriale in totale trasformazione.
Tante potenzialità che possono essere sfruttate per eventi di qualsiasi genere con vari scopi.
Se vi capita di andarci rimarrete stupiti dalla trasformazione che sta avendo l’intera area.

Federico R.

Fantastico posto, che viene utilizzato anche per fare varie mostre come la fantastica fiera di Maker Faire.

Lorenzo

Il Gazometro di Roma è uno dei simboli più affascinanti dell'archeologia industriale della capitale e un elemento distintivo del paesaggio urbano nel quartiere Ostiense. Questa imponente struttura metallica, alta circa 92 metri, è una delle quattro torri gassometriche costruite tra il 1910 e il 1937 per lo stoccaggio del gas di città, utilizzato per l'illuminazione pubblica e privata. Oggi, pur essendo in disuso, rappresenta un potente richiamo visivo e culturale, carico di memoria storica e identità locale.

Realizzato seguendo le più avanzate tecniche ingegneristiche dell’epoca, il Gazometro è costituito da un’intelaiatura in acciaio che, nonostante la sua imponenza, appare leggera e armoniosa. Il design modulare e geometrico è un esempio di funzionalità che si trasforma in estetica: le sue linee essenziali, che si stagliano contro il cielo, offrono una visione suggestiva, specialmente al tramonto, quando il metallo sembra fondersi con i colori caldi della luce.

Situato lungo le sponde del Tevere, il Gazometro si trova al centro di un'area che ha vissuto una profonda trasformazione. Un tempo cuore pulsante dell'industria romana, il quartiere Ostiense è oggi un laboratorio di creatività, cultura e innovazione. Attorno al Gazometro sorgono spazi riqualificati come l'Ex-Mattatoio, ora sede di musei e centri culturali, e la Città dell’Altra Economia, dedicata a progetti sostenibili. L’area è anche famosa per i suoi murales e per l’atmosfera vivace, resa unica dalla convivenza di storia, arte e modernità.

Sebbene il Gazometro non sia accessibile al pubblico, il suo fascino lo rende un punto di riferimento visivo e fotografico amato da artisti, registi e turisti. La struttura è stata spesso utilizzata come sfondo in film e serie televisive, contribuendo a consolidare la sua immagine iconica nella cultura popolare.

Una passeggiata lungo il Tevere, con il Gazometro sullo sfondo, offre l'opportunità di riflettere sul passato industriale di Roma e di osservare come la città stia reinterpretando i suoi spazi storici, trasformandoli in luoghi di innovazione e creatività, senza dimenticare le proprie radici.

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DANIELA M.

Una passeggiata tranquilla in un posto suggestivo colmo di attrattive interessanti

Matthew

Alto e imponente, vale la pena darci un'occhiata se si è di passaggio, purtroppo è aperto solo in occasioni particolari, in altri giorni è possibile vederlo dall'estero. Non è consigliabile la zona adiacente perché un po' isolata e poco raccomandabile....
Si possono scattare da fuori belle foto anche di street art grazie ai murales.

Alessandro S.

Location particolare, che non fa ricordare di essere a Roma. Alla notte è particolarmente suggestiva grazie alle luci.
Gli eventi che vengono esposti qui sono in un'atmosfera particolare come nel caso del malerfaire la cui location è davvero molto azzeccata